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      E poi la notte di santo Iacopo s'aprese fuoco nel popolo di San Brocolo, e arse quasi una gran casa. E pochi dì apresso arse un'altra casa in Torcicoda a' confini del detto popolo. E poi pochi dì apresso arse un'altra gran casa nel detto popolo di San Brocolo, non però con troppo danno. E poi a dì VIII d'agosto la notte s'aprese il fuoco nel popolo di San Martino presso ad Orto Sa·Michele in botteghe di lanaiuoli, accendendosi in alcuno panno riscaldato per l'untume e soperchio caldo, onde arsono XVIII tra case e botteghe e fondachi di lanaiuoli con grandissimo danno d'arsione di panni e lane e altri arnesi e maserizie, sanza il danno delle case; e·cciò ne dimostrò la 'nfruenza del pianeto di Marti e del sole e di Mercurio stati nel segno del Leone, atribuiti significatori in parte alla nostra città di Firenze, o più tosto la mala guardia del fuoco per chi l'avea a guardare.
     
      XXXIII
     
     
      Come il conte Simone da Battifolle raquistò il castello di Fronzole colla forza di Fiorentini.
     
      Nel detto anno, essendo il conte Simone da Battifolle con suo sforzo istato più mesi all'asedio del castello di Fronzole, ch'è sopra Poppi, il quale sentia che non era ben fornito di vittuaglia, il quale manteneano i Tarlati d'Arezzo e rubellato l'avieno al conte, e tenutolo più tempo contro a' detti conti, e aforzato di ricche e forti mura e tocca per lo vescovo stato d'Arezzo di Tarlati, sicché impossibile era da poterlo mai avere, se non per difalta di vettuaglia. Sentendo i detti Tarlati come mancava a quelli d'entro la vettuaglia, feciono e ragunarono loro sforzo a Bibbiena per soccorrello coll'aiuto di Pisani e di Ghibellini della Marca e del Ducato e di Romagna, e furono più di DC cavalieri e popolo grande a piè. Sentendolo i Fiorentini, mandarono al soccorso del conte di loro cavalieri e·lle vicherie di pedoni e masnadieri di Valdisieve e di Valdarno in grande numero, e' Sanesi gli mandarono in aiuto CC cavalieri, e' Perugini CL, onde i Tarlati e' loro amici non s'ardirono di venire al soccorso per la potenza maggiore di loro nimici, e per lo disavantaggio del poggio; e così s'arendé Fronzole al conte Simone, salve le persone, a dì XXIIII d'agosto del detto anno, che·ffu un bello aquisto al conte, però ch'è de' più forti castelli e rocca di Toscana, e cova e soprasta a Poppi, al di sopra poco più d'uno miglio.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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