E per simile modo si rubellarono a' Viniziani più altre terre; e tutta la Schiavonia era per raquistare il re d'Ungheria, se non che per soperchio di sua gente gli fallia la vettuaglia, sicché di nicistà il convenne ritrarre adietro. Ancora in questa stanza ebbe novella che 'l re di Pollonia fratello della madre avea combattuto in campo con Carlo figliuolo del re Giovanni di Buem, ed era stato sconfitto e morto sanza lasciare alcuno figliuolo. Per la qual cosa si tornò in Ungheria, e poi andò in Pollonia, e coronò del detto reame Stefano suo secondo fratello, a·ccui succedea per retaggio della madre. Lasceremo di dire alquanto de' fatti degli strani, e diremo di nostri di Firenze.
XLIX
Come i Fiorentini s'accordarono con meser Mastino della Scala di danari gli restavano a dare per la compera di Lucca.
Nel detto anno e mese d'agosto, essendo meser Mastino della Scala in discordia co' Fiorentini per li danari restava ad avere dal Comune di Firenze per la matta e folle impresa di comperare da·llui la città di Lucca assediata, come adietro è fatta menzione, domandando meser Mastino tra di resto e d'amenda più di CXXXm di fiorini d'oro, i Fiorentini saviamente feciono ordine e dicreto che più stadichi non gli si mandassono, sì che allo scambiare, dove n'avea XII non avesse XXIIII, i vecchi e' nuovi, abandonando quelli che v'erano, e·cche nullo Fiorentino stesse in sue terre, se non a·lloro rischio; onde meser Mastino crucciato rinchiuse in cortese prigione li XII stadichi ch'avea, e fece prendere quanti Fiorentini avea in Verona e Vincenza.
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