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      Costoro rifrancarono Parigi, e feciono aquetare il romore, e rimanere la detta disfazione delle case per contentare i borgesi di Parigi. Lo re d'Inghilterra ch'era acampato con sua oste di là da Ruem tre leghe; e·llà venuti due cardinali legati del papa, messer Anibaldo da Ceccano e messer Piero di Chiermonte, i quali cardinali mandava il papa per fare accordo tra·llui e·rre di Francia, volendo che·ssi rimettesse nel papa ogni quistione; il re Aduardo d'Inghilterra non fidandosi del papa, no·lli volle udire dell'accordo, e per più riprese si ruppe da' trattati de' detti legati, perch'a·llui parea che 'l papa favoreggiasse troppo la parte del re di Francia; anzi furono d'alquante loro cose rubati dall'Inghilesi; ma il re Aduardo gli fece ristituire, e donò loro del suo assai per amenda, e così si tornaro verso Parigi. Lo re Aduardo perduta la speranza d'avere la città di Ruem, ond'era in alcuno trattato, però che v'era giunto al soccorso il re di Francia con grande oste di cavalieri e popolo, si misse a venire verso Parigi di là dal fiume di Senna, ardendo e guastando il paese con molte prede e prigioni, però che 'l paese era molto popolato e ricco. E·lla vilia di nostra Donna d'agosto s'acampò a Pusci e San Germano dell'Aia e·lla sua gente scorse fino presso a Parigi a due leghe, e arsono la villa di Sancro e quella di Luvieri, e più altre ville grandi e piccole, prima rubate, e poi arse, ch'era il più bello paese e il più caro del mondo del tanto, stato più di cinque centinaia d'anni in riposo e tranquillo sanza guerra, onde fu gran dannaggio.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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