E ordinò il re d'Inghilterra i suoi arcieri, che·nn'avea gran quantità su per le carra, e tali di sotto e con bombarde che saettavano pallottole di ferro con fuoco, per impaurire e disertare i cavalli di Franceschi. E della sua cavalleria il dì apresso fece dentro al carrino III schiere; della prima fu capitano il figliuolo del re della seconda il conte di Rondello, della terza il re d'Inghilterra; e chi era a·ccavallo isciese a piè co' cavalli a destro per prendere lena e confortarsi di mangiare e di bere.
LXVII
D'una grande e sventurata sconfitta ch'ebbe il re Filippo di Francia con sua gente dal re Adoardo il terzo re d'Inghilterra a Crescì in Piccardia.
Lo re Filippo di Valos re di Francia, il quale con suo esercito seguia il re Aduardo d'Inghilterra e sua gente, sentendo come s'era acampato presso di Crescì e aspettava la battaglia, si andò in verso lui francamente credendolo avere sopreso, come straccato e vinto per lo disagio e fame soferta in cammino. E sentendosi di tre tanti di buona gente d'arme a cavallo, però che 'l re di Francia avea bene da XIIm cavalieri, e sergenti a piè quasi innumerabili, ove il re d'Inghilterra non avea IIIIm cavalieri, e da XXXm arcieri inghilesi e gualesi, e alquanti con acce gualesi e lance corte; e venuto presso al campo dell'Inghilesi quanto un corso di cavallo potesse trarre, uno sabato dopo nona, a dì XXVI d'agosto, anni MCCCXLVI, il re di Francia fece fare alla sua gente III schiere a·lloro guisa, dette battaglie; nella prima avea bene VIm balestrieri genovesi e altri italiani, la quale guidava meser Carlo Grimaldi e Anton Doria, e co' detti balestrieri era il re Giovanni di Buem, e meser Carlo suo figliuolo eletto re de' Romani, con più altri baroni e cavalieri in quantità di IIIm a·ccavallo.
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