Pagina (375/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E ordinossi di fare un ponte sopra il fiume de l'Elsa alle spese de' detti due Comuni, acciò che quando bisognasse, ad ogni tempo, la forza di Fiorentini potesse essere in Sa·Miniato alla loro difesa.
     
      LXXXIII
     
     
      Di certe novità e ordini che·ssi feciono in Firenze per lo caro ch'era, e mortalità.
     
      Essendo in Firenze e d'intorno il caro grande di grano e d'ogni vittuaglia, come poco adietro avemo fatta menzione, essendone afritti i cittadini e contadini, spezialmente i poveri e impotenti, e ogni dì venia montando il caro ella difalta; e oltre a·cciò conseguente cominciata grande infermità e mortalità, il Comune provide e fece dicreto a dì XIII di marzo che niuno potesse esere preso per niuno debito di fiorini C d'oro, o da indi in giù, infino a calen di agosto vegnente, salvo all'uficiale della mercatantia da libre XXV in su, acciò che·ll'impotenti non fossono tribolati di loro debiti, avendo la passione della fame e mortalità. E oltre a·cciò feciono ordine che nessuno potesse vendere lo staio del grano più di soldi XL; e chi·nne recasse di fuori del contado di Firenze per vendere, avesse dal Comune fiorino uno d'oro del moggio; ma non si potéo osservare, che tanto montò la carestia e difalta, che·ssi vendea fiorino uno d'oro lo staio, e talora libre IIII; e se non fosse la provisione del Comune, come dicemmo adietro, il popolo moria di fame. E per la pasqua di Risoresso seguente, che·ffu in calen di aprile MCCCXLVII, il Comune fece offerta di tutti i prigioni ch'erano nelle carcere che riavessero pace da' loro nimici, e stati in prigione da calen di febraio adietro; e chiunque v'era per debito da libre C in giù, rimanendo obrigato al suo creditore; e·ffu gran bene e limosina, che per la 'nopia è·ggià cominciata la mortalità, ogni dì morivano nelle carcere due o tre prigioni; furono gli oferti in quello dì CLXXIII, che ve ne avea più di D in più in grande inopia e povertà. E poi a l'uscita di maggio per le sudette cagioni si fece riformagione per lo Comune di Firenze, che chiunque fosse nelle carcere o fosse in bando di pecunia da fiorini C d'oro in su, ne potesse uscire pagando al Comune in danari contanti soldi III per libra di quello fosse condannato o sbandito, e scontando ancora i soldi XVII per libra del debito del Comune che s'avea chi·llo volea comperare per XXVIII o XXX per C da coloro che doveano avere dal Comune, che venia la detta gabella di pagare da soldi VII e mezzo per libra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





Elsa Comuni Fiorentini Miniato Firenze Firenze Comune Firenze Comune Comune Risoresso Comune Comune Firenze Comune Comune Comune