Ed era una maniera d'infermità, che non giacia l'uomo III dì, aparendo nell'anguinaia o sotto le ditella certi enfiati chiamati gavoccioli, e tali ghianducce, e tali gli chiamavano bozze, e sputando sangue. E al prete che confessava lo 'nfermo, o guardava, spesso s'apiccava la detta pistilenza per modo ch'ogni infermo era abandonato di confessione, sagramento, medicine e guardie. Per la quale sconsolazione il papa fece dicreto, perdonando colpa e pena a' preti che confessassono o dessono sagramento alli infermi, e·lli vicitasse e guardasse. E durò questa pestilenzia fino a... e rimasono disolate di genti molte province e cittadini. E per questa pistilenza, acciò che Iddio la cessasse e guardassene la nostra città di Firenze e d'intorno, si fece solenne processione in mezzo marzo MCCCXLVII per tre dì. E tali son fatti i giudici di Dio per pulire i peccati de' viventi. Lasceremo della matera, e diremo alquanto de' processi di Carlo di Buem nuovo eletto imperadore.
LXXXV
Come Carlo di Buem eletto imperadore venne in Chiarentana.
Nel detto anno, all'uscita del mese d'aprile e all'entrante di maggio MCCCXLVII, Carlo re di Bueme nuovamente eletto a esere imperadore e già confermato per la Chiesa, come adietro facemmo menzione, con aiuto di cavalieri di messer Luchino Visconti signore di Milano, e di meser Mastino della Scala signore di Verona, venne in Chiarentana per raquistare il paese, che in parte gli succedea per retaggio della madre, e per avere spedita l'entrata d'Italia; e rendéllisi la città di Trento e quella di Feltro e Civita Bellona colla forza del patriarca d'Aquilea per comandamento del papa, e arse il borgo e terra di Buzzano, e puosesi allo assedio a Tiralli.
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