E bene aventurosamente asalirono la detta oste, e missongli inn isconfitta, ove rimasono morti e presi molta buona gente del reame di Francia, tra' quali vi rimasono morti e presi de' caporali di rinomea, il siri della Valle, e meser Rosede e meser Giovanni suoi fratelli, il visconte di Durem, e 'l fratello, e 'l figliuolo, e 'l signore de Rualla, e 'l figliuolo, e 'l signore di Roggeo, il signore di Malostretto, il signore di Ciastelbrialto, il signore di Rasa di Rasi, e pił altri cavalieri e scudieri, che non sapemmo il nome. E il detto meser Carlo di Brois con molti altri baroni e gentili uomini fu preso, e mandati pregioni a Londra inn-Inghilterra.
XCIV
Come quelli della cittą di Legge furono sconfitti dal loro vescovo e dal duca di Brabante.
Nel detto anno, a l'uscita di luglio, il vescovo di Legge, coll'aiuto del duca di Brabante e di sua gente, fece oste sopra la cittą di Legge, che·lli s'era rubellata l'anno passato, come adietro facemmo menzione, della quale oste fu capitano e conducitore il detto duca. Que' di Legge uscirono fuori a battaglia, popolo e cavalieri, col loro aiuto e sforzo d'amici e loro allegati; nella qual battaglia quelli di Legge furono isconfitti, e in grande quantitą morti e presi. E il detto duca e vescovo, avuta la detta vettoria, ebbono la cittą di Legge sanza contasto niuno, e·lla terra Dui e quella di Dinante, che sono della partinenza di Legge, grosse terre e ricche e bene popolate, e prese le dette terre e paese, con volontą del vescovo ne feciono signore il duca di Brabante, con tutto che fossono terre ch'apartenieno alla Chiesa di Roma.
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