XCVI
Come il re di Francia s'affrontò con sua oste per combattere col re d'Inghilterra, e come s'arrendé Calese all'Inghilesi.
Sentendo il re di Francia com'era preso il suo navilio col fornimento che mandava a Calese, e sapiendo che in Calese venia meno la vittuaglia, e perdea la terra se no·lla soccorresse, fece richiedere i suoi baroni che s'aparecchiassono in arme per seguirlo, come avea ordinato nel suo parlamento, come dicemmo adietro, e così fu fatto. E partissi da Parigi del mese di luglio con sua oste, la qual era di più di Xm uomini a cavallo, gentili uomini e buona gente d'arme, con XXXm pedoni, ove avea buona parte Genovesi a balestra, e altri Lombardi e Toscani al soldo. E venuto lui in Artese, s'acampò presso all'oste del re d'Inghilterra a mezza lega, a dì XXVII di luglio. Lo re d'Inghilterra era con sua oste e campo intorno a Calese con più di IIIIm gentili uomini a cavallo, e con XXXm arcieri, e gualesi e inghilesi, ed erano co·llui il marchese di Giulieri capitano di Fiaminghi, con più di XXm Fiaminghi armati a piede. E 'l re d'Inghilterra avea affossato e steccato Calese tutto intorno dal lato di terra, e simile abarrato per mare e di fuori con pali e traverse di legname, il suo navilio alla guardia, sicché per mare né per terra non vi potea entrare né uscire persona. E di fuori avea tre campi, quello del re, quello de' Fiaminghi, e quello del conte d'Ervi con parte della cavalleria e con Gualesi a piè: e tutti i detti III campi affossati e steccati intorno; e dentro alle licce si potea andare dall'uno campo all'altro, ed erano signori di prendere e di schifare la battaglia a·lloro posta.
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