E·cciò fatto, il re Amare sedette nella sedia reale come re, faccendosi fare l'omaggio e reverenza a tutte maniere di genti, e regnò apresso X mesi in pace, faccendo grandi feste con disoluta vita e mali reggimenti.
Benteframo e Betara siniscalchi che s'erano ribellati da·llui, e iti al re del Garbo, detto Bulafere, come adietro facemmo menzione, commossono il detto re del Garbo contra i·re Amare per le sue scellerate opere, e mossesi con grande oste di XXXm a cavallo, tra' quali avea IIm Cristiani, e venne verso Tunisi, e per mare mandò un suo amiraglio con VIIII galee e altri legni; e giunto il detto Bulafar re del Garbo con sua oste a Buggea, l'ebbe sanza contasto niuno, e simile la terra di Gostantina, e trasse delle dette terre i reali e possenti, e quelli mandò nel Garbo con buona guardia, e fornì le dette terre di sue genti.
Lo re Amare di Tunisi sentendo la venuta del re del Garbo, s'aparecchiò di ragunare sua oste per venirli incontro infino a Buggea, e uscì di Tunisi a dì XI d'agosto MCCCXLVII con IImD cavalieri, aspettando a campo il suo soccorso, che tuttora gli venia. E in quella istanza ebbe novelle come il navile del re del Garbo era arrivato nel porto di Tunisi, onde tornò a Tunisi per difendere la terra, e al continovo facea badaluccare con balestra e archi, acciò che quelli del navile non prendessono terra. In questa stanza il re del Garbo con sua oste a piccole giornate ne venne verso Tunisi. Lo re Amare di Tunisi veggendosi così assalire per terra e per mare, e che·lla sua forza e 'l séguito non era forte alla forza de' suoi nimici, si partì di Tunisi con M Barberi, né' soldati cristiani nol vollono seguire per la sua avarizia, e andonne verso il Caroano per andarsene alla città di Susa.
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