Ma a·ccui Idio vuole per le peccata giudicare, toglie a' signori e a' popoli la forza e·lla concordia. E così avenne fra' detti reali; che tuttora con poca fermezza ciancellavano insieme e tali di loro e degli altri gran baroni del Regno s'intendeano con lettere al segreto col re d'Ungheria. In questa stanza ebbe più scontrazzi dalla gente de' reali a quella del re d'Ungheria, quando a danno dell'una parte, e quando dell'altra. Lasceremo alquanto di questa matera infino alla venuta del re d'Ungheria, e diremo d'altre novità che ne' detti tempi furono in Roma. La reina e gli altri reali mandarono lettere e ambasciadori in mezzo novembre al Comune di Firenze per soccorso di Dc cavalieri: fu loro risposto saviamente come il nostro Comune nonn-era aconcio di travagliarsi tra·lloro reali inn-opera di guerra, ma tramettersi di pace tra·lloro, come cari amici.
CV
Di novità e battaglie che·ffu in Roma, ove i Colonnesi furono sconfitti e poi come il tribuno fu cacciato della signoria.
Nel detto anno, all'entrante d'ottobre, ambasciadori del re d'Ungheria vennero a Roma profferendosi al tribuno e popolo di Roma, il quale a grido di popolo il detto re d'Ungheria fu ricevuto a·llega e compagnia del popolo di Roma.
E a dì XX di novembre del detto anno, essendo fatta una congiura e cospirazione per li signori Colonnesi e parte degli Orsini dal Monte loro parenti, per abattere la signoria del tribuno, per cagione che il tribuno con tradimento, essendo venuti a' suoi comandamenti il prefetto e 'l conte Guido, e 'l fratello, e II figliuoli di Currado, e altri baroni venuti i·lloro compagnia, e data loro desinare, gli fece pigliare e incarcerare con onta e·lloro vergogna.
| |
Idio Regno Ungheria Ungheria Ungheria Roma Comune Firenze Comune Roma Colonnesi Ungheria Roma Roma Ungheria Roma Colonnesi Orsini Monte Guido Currado
|