Pagina (429/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Avendo assai larga prigione, con buona guardia si riposano co·lloro vergogna in Ungheria, e con poco onore, e meno da spendere. E così si muta la fortuna di questo secolo in poco tempo, altrui par essere in maggiore stato.
     
      CXIII
     
     
      Come di soldati stati al servigio del re d'Ungheria e di quelli stati con messere Luigi di Taranto si fece una gran compagnia.
     
      Riformato il re d'Ungheria la sua signoria in Napoli, e mandati i reali suoi congiunti in Ungheria, trovò che uno duca Guernieri tedesco stato al suo soldo, e capitano di sua gente dall'Aquila, il dovea tradire per danari a petizione del re Luigi e della reina; della quale tradigione apellò, e vollesi combattere in campo contra uno signore tedesco che·ll'avea accusato; ma·llo re saviamente procedette di non volere loro quistioni. Ma 'l detto duca e gli altri soldati che·ll'aveano servito pagò cortesemente, e fece giurare loro di non prendere soldo dalla Chiesa di Roma né dalla reina, né da meser Luigi, né da nullo suo nimico né contrario, né da meser Luchino Visconti di Milano, né di non essere contra·llui né suoi amici, spezialmente contro a' Fiorentini, Perugini, e Sanesi; e diede loro congio, ch'uscissono del Regno cogli altri soldati ch'erano stati al soldo della reina e di meser Luigi. E feciono una compagna, onde fu capitano il detto duca Guernieri, e furono intorno di IIIm cavalieri, e vennersene in Campagna nelle contrade di Terracina vivendo di ratto. E partita del Regno la detta compagna, se n'andò il re in Puglia in pellegrinaggio al Monte Santo Agnolo e San Nicolò di Bari, e per sagire i baroni e paese di Puglia alla sua signoria, e per cessare la pistolenza della mortalità, che già era cominciata a Napoli grandissima; e 'nanzi si partisse di Napoli mandò al Comune di Firenze e a quello di Perugia e a quello di Siena per suo messo a·ccavallo la 'nfrascritta lettera, la quale facemmo volgarizzare a verbo, ch'era in latino; e il messo che mandò fu vestito nobilemente, e donatoli cavallo e danari dal nostro Comune, e dagli altri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





Ungheria Ungheria Luigi Taranto Ungheria Napoli Ungheria Guernieri Aquila Luigi Chiesa Roma Luigi Luchino Visconti Milano Fiorentini Perugini Sanesi Regno Luigi Guernieri Campagna Terracina Regno Puglia Monte Santo Agnolo San Nicolò Bari Puglia Napoli Napoli Comune Firenze Perugia Siena Comune