E se avenisse che per l'aversità di detti soldati o d'altri nostri invidiatori contra voi o·lla vostra città in alcuna nocevole cosa volesse mandare fuori suo veleno, infino ad ora siamo pronti con tutto il nostro podere a voi dare il nostro aiuto e consiglio opportuno, acciò che·lla sincerità dell'amore, il quale tra' generitori nostri e voi già lungo tempo fu ed è indisolubile, insieme con noi perseveri e continuamente s'acresca e·lli rei de' suoi malivoli propositi e innique operazioni confusione patiscano, e pene sempiterne. Data in Napoli nel nostro castello, dì VIIII del mese di febraio, prima indizione
.
E nota, lettore, come felicemente e prosperamente il re d'Ungheria passò inn-Italia sanza alcuno contasto, ma fattoli grande onore e reverenza, e datoli aiuto di cavalieri da tutti i signori e Comuni guelfi e ghibellini che trovò per camino; che·ffu tenuta gran cosa, e quasi maravigliosa, che in LXXX dì che si partì di suo paese, fece in gran parte la vendetta del suo fratello Andreas, ed ebbe a queto il regno di Puglia, per lo piacere di Dio, sanza contasto o battaglia; che per li più si stimò che se meser Luigi e gli altri baroni e reali del Regno ch'erano ragunati a Capova fossono stati d'accordo e messosi al contasto, mai non avea la signoria. Ma a·ccui Iddio vuole male per le peccata gli toglie il podere e·lla concordia. E 'l Cresiastico dice: "Il regno si trasporta di gente in gente per le ingiustizie e ingiurie e contumelie e diversi inganni etc."; e così pare manifestamente che per giudicio d'Iddio avenisse a' reali del regno di Puglia, e desse prosperità al re d'Ungheria.
| |
Napoli Ungheria Comuni Andreas Puglia Dio Luigi Regno Capova Iddio Cresiastico Iddio Puglia Ungheria
|