La storia leggendaria di tutti i paesi ci presenta il nome d'un uomo reale o immaginario, che personifica in sè queste credenze. Gl'Inglesi ebbero Merlino, i Boemi Zytho, i Francesi Roberto il diavolo di Normandia, i Polacchi Twardowskj, i Tedeschi Fausto, gl'Italiani Virgilio. E senza dubbio alcuno, i due ultimi sono i più notevoli fra tutti.
La leggenda di Fausto, studiata dai Tedeschi con quella diligenza, di cui essi soli sono capaci, è oramai divenuta assai chiara. Fausto è un personaggio storico, che viene quasi profetato prima di nascere. Molti fatti maravigliosi si cominciano a raccontare diversamente d'uomini diversi, senza che alcuno possa stabilmente raccoglierli tutti in sè. La leggenda sembra cercare il suo eroe, e non può ancora trovarlo. Finalmente nel secolo XVI, quando la Germania si ridestava a nuova vita, ed entrava colla Riforma nella cultura moderna, visse un uomo chiamato Fausto. Molti si sono ingannati, confondendolo coll'inventore della stampa; ma egli non era altro che un abilissimo giocatore, il quale professava le scienze occulte, e percorreva la Germania, facendo credere al popolo ciò che voleva. Allora fu trovato l'eroe leggendario, e tutto ciò che s'era raccontato di Lullo, di Agrippa e di tanti altri, venne raccolto intorno all'accorto giocatore, che a sua insaputa diventava un eroe popolare e poetico. Trovato una volta il nucleo stabile e fermo della leggenda, essa s'arricchisce rapidamente, e percorrendo le varie province, raccoglie intorno a Fausto tutte le tradizioni diverse di coloro, che conversarono col diavolo o con altre occulte potenze.
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