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      Che cosa era seguito di Virgilio Mago in tutto questo tempo? Che cosa disse di lui il popolo napoletano, che egli sembrava avere abbandonato? Racconta la leggenda, come al tempo di Ruggiero, circa il 1150, venne in Napoli uno straniero, da alcuni detto inglese, da altri francese, e portava lettere del Re, che gli concedevano d'andare a cercare le ossa di Virgilio nella tomba, che il popolo sembrava avere dimenticata. Egli trovava la tomba sulla china del monte di Posilipo, e dentro v'era il corpo di Virgilio col capo poggiato sopra un libro di magia. Lo straniero voleva portar seco le ossa ed il libro; ma il popolo sollevato e diretto dal capitano dei militi, non permise che tanta sventura incontrasse a Napoli, e ripigliò le ossa, ponendole in castel dell'Uovo, dove furono gelosamente custodite, come palladio della città: il libro però fu portato via. - È possibile che vi sieno stati davvero alcuni, che cercarono le ossa e la tomba di Virgilio; ma il racconto che ne fa la leggenda, e il modo con cui lo colorisce, fa credere invece che nella storia del protettore di Napoli essa voglia ancora raccontare, sotto velate forme, la storia della città stessa. Infatti i Normanni sono stranieri, cui si dava nome d'Inglesi e di Francesi, perchè abitavano le due contrade; essi vengono contro la repubblica, ma il popolo sollevato resiste in modo che, quando è costretto a cedere, sono a lui mantenuti alcuni degli antichi diritti e privilegi, con patti dichiarati nel Castello dell'Uovo, dove troviamo ad un tempo la prima dimora dei Normanni, e le ossa di Virgilio.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





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