E quando e' li82 aveano molta tormentati e revolti nel fuoco, le piava con le forche, e gittaveli mo in la neve, mo in la giaza. E quando l'anima vidde queste cose così terribile, cominciò ad avere grande paura, e disse a l'angelo: Dimmi, Signore mio, come farò da passare questa via ne la quale veggio apparecchiate tante insidie e tanti inimici, per tirarmi a quelle pene? Allora l'angelo mi rispose e disse: Non temere niente, viene drieto, et io intrarò inanzi. E l'anima el sequitoe, e funno passati oltra senza impedimento.
CAPITULO IV.
Come giunsero ad un'altra valle profondissima, puzzolente et oscura.
Poi, andando noi oltra, giunsessimo ad una valle profundissima e puzzolente e tanto oscura, che 'l fondo non si potea vedere; ma ben si udiva el suono del fondo che faceva, lo quale era molto pieno d'anime, che lì dentro erano tormentate, e de le quale usciva uno grandissimo fumo de quello solfore, el quale avanzava tutte l'altre pene che l'anima avea vedute. E da uno monte a l'altro era in mezzo una tavola sopra questa valle, a modo d'uno ponte, et era longa ben mille passa. Alcuna anima che non fusse eletta a vita eterna, non potea passare. E qui dentro viddi cascare molte anime, che alcuno non ne scampava, se non uno prete, lo quale andava innanzi. E tutte l'anime che alora passava, portavano una palma in mano. Et era vestito d'una schiavina, e passava securo, senza paura e presto. Allora l'anima, vedendo la via stretta, e de sotto cognoscendo la morte sempiternale, disse a l'angelo: Dimmi, missere mio, chi mi liberarà da questa via mortale?
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Dimmi Dimmi
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