Considerando me bene ogni cosa, fece vendere cavalli, vestimente, case, possessione et ogni altra mia cosa; e tutto per l'amore de Dio onnipotente, le fece distribuire. E rivestime di cilicio de sotto, e de bisello de sopra; e fecemi el segno de la santa croce, e partimi de la cittade, et andai al deserto. Et ivi trovai molti animali de diverse generazione, de li quali avea grande paura; ma quando essi me vedevano, tutti me davano via. E inanzi ch'io mi partisse, scrisse tutto quello ch'avea veduto, e narrallo meglio ch'io potei, per ammaestrare altrui, et ad edificazione de l'anima, e ben fare, e guardarsi de' peccati; acciò che non cademo in quelle orribile pene, e che noi meritiamo quelli infiniti beni, le parole de Dio, de le quale io era ignorante, imparai.
Dappo' che partito fui de la città di Coreta207, et andai al deserto de India, non mangiai mai più cosa cotta, se non erbe salvatiche, e stette in quel deserto anni XXXV, che mai non viddi figura umana. Passando questo termine, piacque a Dio mandare lo suo angelo, ad annunciarmi che in capo del terzo dì, mi trarrebbe.de questo mondo, e reducerebbimi a li beni de vita eterna: assai alegrezza io ebbe. Poi vennero li angeli beneditti, et portommi a quelli infiniti beni, dove se sta per infinita secula seculorum. Amen.
IL PURGATORIO DI S. PATRIZIO208
Qui si comincia una bella e divota narrazione del Purgatorio di santo Patrizio209.
Leggiesi di messer santo Patrizio che, predicando egli nelle parti d'Ibernia la parola di Dio, e faciendovi molti e grandi miracoli, studiavasi di convertire quella giente dura e acerba alla fede di Cristo, mettendo loro paura delle pene dello Inferno, se non si convertissono; e promettendo loro i grandi e smisurati beni del Paradiso, se alla vera fede vorranno tornare.
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