Ora andando lo fedele cavaliere di Cristo per quella fossa, disiderando d'esercitarsi in questa disusata bataglia, tutto solo andava arditamente, avendo sempre Cristo nella mente sua. Ma quanto più adentro prociedeva, tanto più trovava maggiore oscuritade; sicchè non poteva punto vedere lume. Ma alla perfine cominciò a vedere alcuno piccolo spiraglio andando, per quella fossa; e poi usciendo di quella fossa, pervenne a uno238 bello campo, nel quale era una bella magione, siccome gli fu detto che troverebbe. Ben è vero, che quivi poco lume si vedeva, siccome suole essere di qua, nel tempo di verno la sera, dopo al tramontare del sole. E questa cotale magione era murata d'ogni parte, e aveva intorno intorno volte murate in su colonne, come uno chiostro di monaci. E quando egli fu ito un grande pezzo d'intorno alla detta magione, raguardando quello bello e meraviglioso lavorio; entròvi dentro, e parevagli molto più bella dentro, che no gli parea di fuori. E poi si puose a sedere, volgendo gli occhi ora in qua e ora i' là, maravigliandosi di tanto bello apparecchiamento che vi vedea. E stando così a sedere un poco, ecco subitamente alquanti di uomini in abito religioso, vestiti di vestimenta bianchissime, i quali parevano tutti quanti rasi di nuovo239; ed entrando in questa magione, salutarono lo cavaliere da parte del Signore, e poi gli si puosono a sedere alato. E colui che pareva il maggiore di tutti, cominciò a parlare al cavaliere, stando tutti gli altri quieti; e disse così: Benedetto sia Iddio onnipotente, quale ti mise nel quore questo buono proponimento e disidero; Egli è quegli, che perfettamente compierà in te questo bene che hai incominciato.
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Cristo Cristo Benedetto Iddio
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