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      Or dicono le demonia allo cavaliere: Tutti questi tormenti ti conviene sostenere, se tu non ci consenti di volere ritornare. Ma egli, dispregiando ogni loro consiglio, isforzaronsi le demonia con grande ira, di conficcarlo al modo ch'erano gli altri del predetto campo; ma udito lo nome di Gesų, perderono ogni virtų, e in lui non poterono fare cosa veruna.
      Del terzo campo, ove erano uomini confitti con ispessissimi aguti266.
      Ora partendosi quindi le demonia, menarono lo cavaliere nel terzo campo pieno di miserie267. Questo campo era pieno d'ongni maniera di giente, com'č detto di sopra degli altri due; e questi giacievono in terra confitti con aguti di ferro, tutti ardenti di fuoco; e questi cotali aguti erano confitti spesso268 sopra di loro, per modo che dal principio del capo infino alle dita dei piedi, non si sarebbe potuto trovare tanto luogo vuoto, che colla strema parte del dito vi si potesse toccare. E sostenevano questi cotali tanta pena, che non potevano quasi pure favellare; e avevano perduto le loro voci e la loro favella, siccome gli uomini che sono in fine di morte; ed erano tutti ingniudi, sanza alcuno vestimento. E sopra di loro veniva continovamente un vento freddo, secco269, che tutti gli consumava; e oltre alle predette pene erano questi miseri frustati dalle demonia con durissime e aspre battiture, sanza niuno rimedio. Or dicono le demonia al cavaliere: Se non consentirai di volere ritornare addietro, queste pene ti faremo noi patire e sostenere. Ma egli rispondendo, che non si curava niente di loro minacci e tormenti, subitamente eglino isdegniarono sė contro a di lui, che con grande furore270 si sforzarono di conficcarlo nel detto campo.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





Gesų