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      La qual cosa egli diligientemente adempiè. E compiuti ch'ebbe di digiunare i detti quindici dì il priore lo fecie venire dinanzi da sè; e fatto ch'egli ebbe sopra a lui lo segno della santa crocie, e datagli la sua santa benedizione, sì gli disse, che liberamente se ne poteva andare quando gli piacesse; perochè egli avea compiuto di fare perfettamente ciò che gli era stato comandato. Allora lo cavaliere si partì di quella chiesa, e la prima cosa che fecie si fu, ch'egli andò a visitare lo Santo Sepolcro del nostro signore Gesù Cristo; e poi che l'ebbe divotamente visitato, sì tornò a vedere e a visitare lo re, con cui egli stava prima, e collo quale egli avea grandissima amicizia e familiaritade. Il quale re era uomo savio e prudente, non solamente nelle cose temporali, ma eziandìo nelle spirituali, intantochè la vita sua pareva più tosto vita di religioso, che vita di re o di signore temporale. E poi ch'egli ebbe innarrato per ordine, diligientemente, ciò che gli era intervenuto, umilemente pigliò l'abito d'una religione che piaque a lui e al re; nel quale abito e religione è da credere che vivette358 in tanta santità, che alla fine sua egli andò a quella beata patria cielestiale, del cui cibo egli avea gustato e assaggiato in sul monte del paradiso deliziaro. Alla quale patria e grolia eternale, Cristo benedetto ci conduca per la sua cortesia e pietade. Amen.
      Finisce qui il trattato del Purgatorio di Santo Patrizio.
      Deo gratias, Amen.
     
      LA VISIONE DI S. PAOLO359
      Incipit beati Pauli Apostoli legenda.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





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