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      Frate carissimo, lo die della domenicha è grande da temere e da guardare di tutte le rie opere. Domenicha è il primo die di tutti gl'altri. In quello Dio comandoe che fosse luce, e fu fatto: per puocho ne la domenicha si riposoe Domenedio. E tutti quelli che non guardano de le rie opere del diavolo, ed eli non averanno requie ne l'altro seculo. E chi non ode la messa e l'oficio de la domenicha, e Dio non averà parte i' lui, el diavolo lo meterà nel fuocho de l'inferno. E non vederanno la gloria di Dio di paradiso, e seravi notte scura, seravi fame e sete e puzza e fuoco di solfo.
      Sancto Paulo dimandò l'angelo, quante fossero le pene del niferno. Et egli disse: Se fossono domila homini et avessero lingua di ferro, non potrebbero contare le minori pene del niferno; onde noi doveremo fare l'opera di Dio e ubidire gli sui comandamenti, inpercioe che noi siamo cristiani da Cristo. Anco menoe l'angelo San Paulo a vedere le pene del niferno. E sancto Paulo puose mente alle porte del niferno, e vide arbori di fuoco ardenti; e gli peccadori saliano e discendieno per questi arbori et istavano inpesi in quelli arbori, tali per le mani, tali per li piedi, tali per le lingue, e tali per gl'orecchi. E sancto Paulo vide fornaci ardente, per VII frame, e quive360 erano VII piaghe: la prima piaghe sì era neve, la seconda ghiaccio, la terza fuoco, la quarta sangue, la quinta serpenti, la sesta folgore, la septima puzza. E in quella pena avea fornace, e sonvi messe l'anime di coloro che non feceno penitenzia de' peccati loro, e questi ricevono merito secondo l'opere loro.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





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