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      Unde li dimoni la presero e gittarla nelle pene de lo ferno: là ve ae dolore e tristizia assai.
      E incontenente l'angeli sì menaro una buona anima a capo di quel ponte. E sancto Paulo udìo mille migliaia d'angioli cantare dipo' lei; e dicièno: O beata anima che facesti la voluntà di Dio! Intralloro dissero li dimoni: Or vedremo come questa anima giusta passerae per questo ponte infernale, senza paura. Et incominciò a leggere una carta, la quale v'era scritte l'opere che fece in questo seculo. E alla uscita del ponte, le dimonia incominciorono a garire et a urlare, e diceano370: Angeli di Dio, noi preghiamo voi che lasciate valicare questa giusta anima; imperciò ch'ella ci fae grande male, et ardiamo tutti del suo avenimento, sicome dello avenimento di Cristo. E l'angeli presero questa giusta anima, e portarla dinanzi a Dio con grande gaudio, e dicèno: Cristo vince, Cristo regna, Cristo impera, Dio la vide. E dissero: Allegrati, anima santa, fedele di Dio, ricevi questa gloria, la quale Cristo ae prestata a coloro che lui temono. E sancto Michele angelo la prese e portolla dinanzi a Lui.
      E quelli ch'erano in iferno dissero: Preghiamoti per Cristo, sancto Paulo, che preghi Domenedio che ci dea refrigero alle nostre pene. E tutti quelli dello 'nferno gridavano, e dissero: Miserere, miserere! abbi di noi misericordia, Et a la terza voce, fue odita sopra quatro cieli. E sancto Paulo vide muovere lo cielo, e vide tutte le cose, le quali non sono da dire. E vide lo figliolo di Dio discendere di cielo, e disse a coloro ch'erano in niferno: Voi maladetti, perchè mi dimandate a me requia?


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





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