Pagina (216/287)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Come san Brandano fece una nave, e entṛvi dentro co' suoi compagni.
      Et avendo compiuto lo digiuno di quaranta d́, e l'abate comincị a salutare e' suoi frati, e poi comincị andare in verso ponente. E anḍ a una isola d'un santo padre, che ave nome Teaide390 e tolsono la sua benedizione; e poi anḍ insino al capo della contrada, là dove stava il suo parentado, e non fece loro motto. E ś anḍ sopra una grandissima montagna, per vedere come si distendeva il mare. Egli vidde ivi presso al luogo, che v'era la stanza di San Brandano (cioè el luogo ond'egli si part́); e là ov'egli torṇ giuso al basso, e' fece una stanza, volli dire un'entrata d'una nave391. E là el detto San Brandano, con tutti quelli ch'erano con lui, si trovarano ferramenti, e feciono una nave molto forte e leggiera d'andare per mare, e ben piena di legname e di forti travi alla usanza di quella contrada, e posele nome Cocca, ben compiuta e ben adorna d'ogni cosa, tutta di fuori di cuoia di buoi. E po' la dipigne di vermiglio, e ferma bene le giunture del legname con pelle di cuoi392, e poi ugne molto bene la nave, e mette in nave, due paramenti di cuoi di buoi, e assai unto in vasegli per ugnere la nave quando faciesse bisogno393. E poi vi mette spesa per quaranta d́, per avere da mangiare e da bere, e dell'altre cose che a loro faceva bisogno, e ś mette nel mezzo della nave uno albero e l'antenna e tutte l'altre cose che faceva bisogno alla nave.
      E San Brandano comanda a' suoi frati, che al nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, debbano entrare in nave, e coś feciono tutti, ed egli rimase solo in su lo lido.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





Brandano Teaide San Brandano San Brandano Cocca San Brandano Padre Figliuolo Spirito Santo