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      Exaudi orationem meam et clamor meus ad te veniat. E questo fermava410, per ispazio d'un'ora. E pareva all'abate e a' frati, che 'l suono dell'alie fussono a modo d'un pianto di compassione.
      E san Brandano disse a' suoi frati: Mangiate quanto voi volete, infino che voi siete satolli; sappiate che le vostre anime sono sazie della divina grazia. E quando ebbono cenato, sė dissono compieta, e poi andarono ad orare un pezzo, e poi andorono a dormire per la terza parte della notte411. San Brandano non dormė, ma stette in orazione, e quando fu l'ora del mattino, egli li chiama. Essendo levati, cominciano a dire mattutino, dicendo: Domine labia mea aperies et os meum etc. E quando ebbono detto mattutino, tutti quelli uccelli col becco e coll'alie, pareva che dicessono soavemente412: Laudate eum omnes angeli eius, laudate eum omnes virtutes eius. E cosė simigliantemente dicevano per ispazio d'una ora al vespro. E quando fu ancora chiaro, e li uccelli cominciano tutti a cantare, per prima dicendo cosė: Timor Domini sit super nos et super timentes te, Dominus, sapientie initium, timor Domini. E in ciascuno suo canto, diceva a uno modo di cantare per un'ora. A terza diceva questo verso: Salute Deo nostro; salute regi nostro; salute, Sapientia. Sesta dicevano: Illumina, Domine, vultum tuum super nos, et misereatur nostri. Ad nona dicevano: Ecce quam bonum et quam iocundum habitare fratres in unum. E in questo modo i detti uccelli rendevano laude al nostro Signore Iddio413.
      Quando gli aparve una bestia molto sozza, e pare che gli volessi divorare.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





Brandano Mangiate Brandano Domine Laudate Timor Domini Dominus Domini Salute Deo Sapientia Illumina Domine Ecce Signore Iddio