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      E san Brandano confortava tutti e' suoi frati, e diceva: Non temete figliuoli miei, lo signore Iddio sì è e sarà nostro aiutatore. Io voglio che voi sappiate che noi siamo nelle parti del ninferno, e questa isola è delle sue. E avete veduto de' suoi segni, e perciò dobbiate orare divotamente, acciò che non vi bisogni temere di queste cose415.
      E dette queste parole, eglino udivano boci che gridavano molto dolorosamente, e dicevano: O padre santo, e servo di Dio, priega per noi miseri tapini. Sappi che noi siamo presi a mal nostro grado, e contra a nostra voglia. Volentieri verremo da voi; ma noi non possiamo, dolente a noi, che mal nascemo al mondo, el quale è pieno d'ogni inganno e tradimenti. Noi siamo legati molto forte, e non veggiamo da chi, nè chi ci tiene; onde la nostra vita è sempre dolorosa, e sempre sarà. E quando i frati udirono queste parole, ebbono grande compassione, e priegano Iddio che gli guardasse da queste pene. E guardando eglino inverso l'isola, e' viddono questo uomo ch'era igniudo et era menato al tormento; e udiva le boci che gridava e diceva: al fuoco al fuoco; e altri diceva: all'acqua, e molte altre parole udivano assai piggiori. E in queste parole l'acqua del mare venne tutta torbida, e pareva che gittasse fiamma e puzzo molto orribile; e per questo e' frati vennono molto isbigottiti, tal che non sapevano dove si fossono nè dove dovessono andare: ma coll'aiuto di Dio pur si partirono di così brutto luogo416.
      E andando un altro dì, sì viddono un grande monte in verso ponente in mare.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





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