Il povero padre non se ne dava pace; e volendo pur far qualche cosa per emendar la sua prole degenere, convocò a consiglio tutti i dottori del regno, espose loro il suo caso e pregò che gli suggerissero un mezzo per riformare l'indole stupida e rozza dei tre rampolli.
- Gran Re! - risposero i dottori. - Tu ci domandi un servizio che è al disopra delle nostre forze. Molte cose straordinarie possiamo noi fare; estrarre l'olio dalla sabbia, far crescere le corna in capo ad una lepre, risuscitare un morto; ma non già rendere intelligente e bene educato chi nacque rozzo e imbecille.
A questa risposta, il Re montò su tutte le furie, ed era lì lì per bandire dalla sua presenza i temerari dottori, quando uno di costoro, il Bramino Viscnù-Sarma, si offrì spontaneo ad accollarsi l’arduo compito, e chiese per questo solo sei mesi di tempo.
Consentì il Re, pieno d'allegrezza, pose i tre figli sotto la tutela del Bramino, e regalò a questo gioielli, tele, broccati, un palanchino e una casa.
Viscnù-Sarma si mise subito all'opera, e pensò che il miglior mezzo educativo era quello di far gustare la morale, presentandola sotto forma gradita di novelle e di apologhi; e un giorno avendo accompagnato a caccia i suoi tre allievi, profittò d'un momento di riposo e, visto che i giovani erano disposti a dargli ascolto cominciò in questi termini:
PRIMO TANTRA
Dissenzione d'amici.
AVVENTURA DEL TORO SANGIVACA.
Un mercante, per nome Danaica, aveva intrapreso un lungo viaggio per fare acquisto di mercanzie rare e costose.
| |
Bramino Viscnù-Sarma Bramino Danaica
|