... Così appunto decise il Leone; e senza por tempo in mezzo, con un messaggio speciale li fece invitare a Corte.
Ma Carataca e Damataca, informati di che si trattasse, non obbedirono subito. "Il Re-disse Damataca - ci chiama adesso perchè si trova in un brutto impiccio e non è sicuro della propria pelle. Prima di dare un passo, pesiamo bene il nostro tornaconto e vediamo il pro e il contro della bisogna.
-Hai ragione, -approvò Carataca; - non bisogna mai agire a casaccio, se non vuoi cascare in un guaio, come intervenne alla Scimmia...
LA SCIMMIA SCHIACCIATA.
“Un certo mercante facea costruire un tempio sulle rive del fiume Seraba. Un giorno, i legnaiuoli che vi lavoravano, non riuscirono a spaccare una trave; lasciato a mezzo il lavoro, ficcarono una bietta nella fenditura della trave, e andarono via. Eccoti arrivar subito sul posto un branco di scimmie. Una di esse dà un balzo, monta sulla trave, si diverte a sgambettarvi sopra, e senza badarci urta con una zampa la bietta. La bietta schizza fuori, lo spacco si chiude d'un colpo, e la povera Scimmia è schiacciata come una focaccia.„
- L'esempio della Scimmia - riprese Damanaca - mi fa vedere tutti i pericoli della sbadataggine; ma se tu vuoi conoscere anche quelli cui si va incontro dicendo la verità ai Re, dammi retta:
L’EREMITA IMMOLATO DAL RE.
Un largo stagno avea fatto scavare il re Darmadola, e aspettava impaziente che si empisse d'acqua; ma invano aspettava, perchè lo stagno avea nel mezzo un foro impercettibile, che comunicava con un gran sotterraneo, sicchè tutta l'acqua che vi si versava se n'andava di sotto, e lo stagno era sempre a secco.
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