L'uccello a due becchi.
Viveva in un deserto un uccello a due becchi, il quale, appollaiatosi un giorno in una mangifera, ne andava spiccando e ingoiando i frutti succosi. Mentre con uno dei due becchi facea questo lavoro, l'altro becco, geloso, cominciò a lamentarsi, che non gli si desse il tempo di dare una beccata. “O che ti lagni tu? - gli disse il becco compagno. - Che importa se tu od io s'ingolli i frutti, visto che abbiamo un solo stomaco e uno stesso ventre?„ A questa risposta, il becco inoperoso pigliò cappello, e giurò di vendicarsi subito, ingoiando una ghianda dell'arboscello itera, che si trovava a tiro. L'ingoiò e morì sul colpo, perchè l'itera è un veleno sottile e potentissimo.
- Il disaccordo, come vedi, porta sempre alla rovina. E poi, non sai tu l'adagio: “Non bisogna mai viaggiar da soli nè presentarsi senza appoggio al cospetto dei re?...„
Non ti basta? vuoi ancora degli esempii, che ti provino i vantaggi della buona armonia e dei servigi scambievoli?... Ebbene stammi a sentire.
AVVENTURE DI CALASARMA
CALASARMA E IL GAMBERO.
Viveva in una città dell'India il Bramino Calasarma. Costui, dopo aver languito a lungo nella miseria, si trovò di botto, per un concorso di eventi favorevoli, al colmo della fortuna. Deliberò allora di andarsene in pellegrinaggio al Gange, per ottener la remissione dei suoi peccati, lavandosi nelle acque di quel fiume sacro. Fatti i preparativi, si mise in cammino. Un giorno, traversando un bosco, si trovò a passare sulla riva del fiume Sarasvatti, e in questo volle fare un bagno.
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