L'Elefante gli narrò la dolente sua storia, dicendogli pure quante pene fossero le sue per la caduta, per la fame e per la sete, e supplicandolo di aiutarlo in qualche modo. Il Bramino gli rispose di non aver tanta forza da tirar su un corpaccio così enorme e pesante. “Almeno, - insistette l'Elefante,- non mi negare un consiglio; suggeriscimi un mezzo qualunque per riavere la libertà.„
- Non c'è che un mezzo, - disse il Bramino;-se quando che sia rendesti a qualcuno un servigio, questo è il momento di ricorrere a lui e di chiamarlo in aiuto.
-Non mi rammento,- rispose l'Elefante,- d’aver mai reso un servigio a chicchessia, meno che a certi Topi, come forse ti sarà giunto all'orecchio.
L’ELEFANTE E I TOPI.
Regnava nel paese di Caligandessa il Re Baù.
Un anno fu invaso il suo regno da una moltitudine infinita di Topi, che si mangiarono tutte le piante e disertarono le campagne. Si riunirono tutti gli abitanti e corsero dal Re, per supplicarlo di escogitare un qualche espediente per sterminare i Topi e salvare il paese. Il Re chiamò a congresso tutti i cacciatori del Regno, si procacciò gran numero di trappole e reti e mosse alla caccia dei Topi. A furia di fatiche e di pazienza, si riuscì a scovarli dai loro buchi e a prenderli tutti fino ad uno. Ciò fatto, li ficcarono e pigiarono in tanti vasi di terra, e li tapparono, vita natural durante, fino a che crepassero di caldo e di fame.
In quel tempo, io capitai non so come da quelle parti. Il capo dei Topi mi sentì che passavo, mi chiamò con un sibilo dolente, mi scongiurò di aiutar lui e i suoi compagni.
| |
Elefante Bramino Elefante Bramino Elefante Topi Caligandessa Re Baù Topi Topi Regno Topi Topi
|