Il Bramino, di nulla sospettando, acconsentì; scende nel fiume e depone il Coccodrillo ad una data profondità. Ma mentre facea per ritirarsi, si sente addentare un polpaccio. Atterrito, indignato, urla, si dibatte, protesta:
-Perfido scellerato! Ed è così che tu ripaghi il beneficio? ed è questa la tua virtù? E dovevo io attendermi questa sorta di riconoscenza per la mia buona azione?
- Virtù! riconoscenza! - ribattè il Coccodrillo.-Che significa ciò? Oggigiorno, la virtù e la riconoscenza consistono nel divorare quelli che ci nutrono e ci fanno del bene.
- Sospendi almeno per un poco il tuo brutto proposito,-pregò il Bramino - e vediamo se cotesta tua morale trova avvocati. Portiamo la questione davanti a un consiglio di arbitri; e se ne troviamo tre che approvino il tuo progetto, non mi opporrò altrimenti ad esser divorato.
Il Coccodrillo accettò la proposta, e per prima cosa si diressero ad un albero di Mangifera che sorgeva in riva al fiume.
- È lecito di far del male a chi ci ha fatto del bene? -domandò il Bramino.
- Ignoro se sia lecito o no, - rispose la Mangifera;-ma so benissimo che tale è la condotta degli uomini a mio riguardo. Io sazio la loro fame coi miei frutti succosi; li difendo con la frescura dell'ombra dagli ardori del sole; ma non sì tosto la vecchiezza o altro accidente mi rende inetta al servizio, eccoli a tagliar tutti i miei rami, eccoli ad uccidermi sbarbicandomi con tutte le radici. Da ciò concludo che la odierna virtù degli uomini consiste nella distruzione di coloro che li nudriscono.
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