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      Un giorno, mentre le Volpi raccolte intorno ai cadaveri tranquillamente li divoravano, si leva di botto un vento furioso, squassa tutti gli alberi del bosco, spezza i rami dell'uno, ne sradica un altro, solleva un nugolo di polvere, mette ogni cosa a soqquadro.
      Prese dallo spavento, figurandosi che i due Re fossero tornati a riappiccar battaglia, scapparono le Volpi più che di passo e si nascosero nei più oscuri recessi della foresta. Mute e tremanti, aspettarono qualche giorno; se non che, punte dalla fame, le più ardite si azzardarono a sbucar dalle tane, percorsero e frugarono ogni sentiero, e nulla avendo trovato che potesse lor nuocere, ebbero finalmente a riconoscere che unico motivo dei concepiti terrori era stato il Vento.
      - Dite quel che più vi piace, - ribattè il Leone,- ma voi non mi farete mai capace che uno strepito così terribile, come quello che ho udito io, possa averlo prodotto un animale ordinario. Si tratta certamente di una mostruosa creatura, cui nulla potrebbe resistere. Sicchè, tutto pesato, mi toccherà lasciarle il dominio di questa selva e andarmene a cercare un'altra dimora, dove possa vivere in pace e ben sicuro dagli attacchi di simiglianti rivali. Ricordate la vecchia massima: “Se avete per vicini gente cattiva, allontanatevi; se c'è nel vostro paese un cittadino perverso, cansate ogni commercio con lui; se nel distretto c'è un villaggio corrotto, rompete ogni rapporto coi suoi abitanti; e se due padroni ci son nel regno, bisogna uscirne..,,
      -Eh via!-esclamò uno dei due ministri.


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Il pancia tantra ovvero Le cinque astuzie
Cento e più favole per divertire ed istruire la gioventù
di Viscnù-Sarma
Società editrice Partenopea Napoli
1914 pagine 129

   





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