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      .. Ma perchè poi dovremmo noi aprir gli occhi a Sua Maestà? Non sarebbe meglio secondare il suo inganno, e dargli a credere che i suoi timori son fondati? La sua paura, non si sa mai, potrebbe anche partorir per noi qualche vantaggio; servirà, per lo meno, a persuaderlo che i nostri servigi gli son necessari e che di noi non si può dispensare.
      Fatto questo disegno, se ne tornarono dal re Leone e gli si accostarono con cera turbata.
      - Gran Re, - gli dissero, - abbiamo avuto un colloquio col rivale, cagione delle vostre inquietudini, e profondamente ci duole di annunziarvi che non sono queste senza fondamento. La bestia in questione non è altri che il re Toro, cavalcatura del dio Siva, e dice d'essere stato qui mandato per divorare tutti gli animali grandi e piccoli che hanno stanza nel bosco.
      Crebbero a queste parole i terrori del Leone, il quale non seppe altrimenti dissimulare lo stato dell'animo suo.
      - Ve lo dicevo io! - esclamò. - Avevo dunque ragione di conturbarmi! Non m'ero punto ingannato, argomentando che una voce così tonante non poteva esser prodotta che da un animale terribile, assai più forte di me, da un rivale venuto a strapparmi lo scettro e forse la vita!
      Carataca e Damanaca videro con gioia che lo stratagemma avea fatto colpo, e che il Re era più atterrito che mai. Si studiarono nondimeno di calmarlo, soggiungendo di aver già preso degli accordi col re Toro e che non disperavano d'indurlo ad un'alleanza e perfino ad una visita formale e solenne alla Corte.
      Non durarono fatica a ottenere il permesso di tornar da Sangivaca, col pretesto d'intendersi sulle condizioni della pace.


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Il pancia tantra ovvero Le cinque astuzie
Cento e più favole per divertire ed istruire la gioventù
di Viscnù-Sarma
Società editrice Partenopea Napoli
1914 pagine 129

   





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