La mia scienza dei tempi e delle stagioni mi fa prevedere una siccità generale in questa disgraziata regione; sulla quale per dodici anni di fila non cadrà più una goccia d'acqua. Fiumi, stagni, pantani si troveranno a secco, e tutta la razza dei Pesci perirà fra gli spasimi più atroci. Nondimeno l'amicizia che per voi ho acquistato mi spinge a proporvi un mezzo che vi salverà dalla tremenda jattura. A qualche distanza di qua, sopra una montagna, ho scoperto un gran bacino d'acqua limpidissima, formato da una sorgente che non si seccherà mai. Se dunque vi preme di vivere, e se in me riponete fiducia, m'incarico io di trasportarvi tutti a bisdosso, ed uno alla volta fino a quel posto benedetto e sicuro.
Alle parole dello Smergo, lo spavento piombò sui Pesci, nè di essi uno solo pensò a mettere in dubbio la sincerità dell'oratore. Credendo nel tempo stesso di non aver più nulla da temere da lui, si fidarono ciecamente alle sue belle promesse Lo Smergo tirava ogni giorno un Pesce dall'acqua, se lo metteva indosso e lo trasportava in cima a una rupe scoscesa, dove a tutto suo comodo lo trangugiava.
Non passò molto, e tutti i Pesci dello stagno furono divorati. Restava soltanto un Gambero il quale, avendo fiutato il tradimento del perfido uccello, deliberò di punirlo come si meritava.
- E me non mi porti in salvamento? - gli disse un giorno.
Lo Smergo subito consentì; e caricatosi il Gambero sulle spalle, se lo portò sulla rupe.Qui, il nostro Gambero, non vedendo ombra di acqua e osservando nel tempo stesso che le nude roccie erano tutte seminate di lische di pesci, ebbe la prova lampante della perfidia dello Smergo.
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