Ma questi non aspettò a lungo il meritato castigo. Il Gambero lo aggranfiò pel collo e lo strangolò in meno di niente.
Compiuta la vendetta, se ne tornò il Gambero all'antica dimora, dove continuò a vivere in pace come per lo passato.
- Ecco, - disse la Volpe all'amico Corvo, - come con l'astuzia si può disfarsi delle persone che ci danno ombra. Cerchiamo dunque insieme qualche stratagemma per annientare il tuo nemico, come lo Smergo distrusse i Pesci e come poi a sua volta fu distrutto dal Gambero.
Dopo di ciò, il Corvo condusse la Volpe fino all'albero in questione, e le indicò la tana del suo pericoloso vicino.
Accadde frattanto che il Re di quel paese, andando a caccia pel bosco, si trovò a passare vicino alla dimora del Corvo e della Serpe. Stanco com'era, sedette per terra, si sfibbiò la collana d'oro, si tolse altri ricchi ornamenti, depose ogni cosa sull'erba. e si mise a dormire all'ombra dell'albero.
Senza por tempo in mezzo la Volpe si accostò e fece un segno al Corvo; questi discese senza far rumore, prese col becco la collana reale, e la ficcò bene addentro nella buca dove viveva la Serpe: dopo di che, tutti e due si ritirarono in silenzio.
Uno dei seguaci del Re aveva intanto osservato ogni cosa, e subito ne fece rapporto al sovrano. Questi chiamò all'istante tutta la sua gente e ordinò che si scavasse il terreno in quel punto preciso, dove la collana d'oro era stata nascosta. Mentre quest'ordine si eseguiva, la Serpe, disturbata nella sua buca, montò in furia, schizzò fuori sibilando e fece per avventarsi contro i disturbatori; ma costoro, non che starsene con le mani in mano, scaraventarono sulla Serpe una grandine di pietre e la schiacciarono; poi, continuando a scavare, ricuperarono finalmente la collana reale.
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