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- Ecco, - sentenziò Carataca, - a quali artificii conviene anche a noi ricorrere per far perire il nostro rivale Sangivaca. Non c'è tempo da perdere. Fermato il proposito, bisogna andar fino in fondo, adoperando ogni arte per assicurarne la riuscita.
TRAGICA FINE DI SANGIVACA.
Risoluto alla fine di far perire il loro Sangivaca, le due Volpi Damanaca e Carataca stabilirono di affrettare l'esecuzione del gran disegno. Profittarono di un momento in cui il loro rivale era assente dalla Corte, e si presentarono insieme al cospetto del Re Leone.
- Benvenuti! - esclamò questi, vedendole. - È un secolo che avete il torto di non venire alla nostra presenza. Sentiamo: qual fu mai il motivo di una così colpevole negligenza?
Le Volpi cominciarono dal fare tre profondi inchini, e poi così favellarono:
- Gran Re! fummo, è vero, lontano dalla Corte, ma l'imagine augusta di Vostra Maestà fu sempre scolpita nella nostra memoria e nel nostro cuore. Sempre vi considerammo come nostro padrone e signore, e gl'interessi della Corona furono sempre in cima a tutti i nostri pensieri. Ma noi ci avvedemmo, con profondo dolore, che dopo l'ammissione di Sangivaca al vostro fianco, la vostra amicizia per noi non era più la medesima e che il nuovo venuto godeva della vostra illimitata fiducia. Che fare in tale incontro? Reputammo prudente ritirarci in disparte, avendo a nostro competitore un così terribile nemico... Ma oggi, la schietta devozione che sempre serbammo nell'animo per Vostra Maestà, ci fa un dovere di ritornare alla Corte, per mettere Vostra Maestà sull'avviso e premunirne l'augusta persona contro un pericolo imminente.
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