- In guardia, Maestà! Ecco Sangivaca, che arriva a precipizio per togliervi la vita. Lo scellerato ha scelto questo tempo di burrasca, in cui tutta la natura pare in convulsione, per piombarvi addosso all'improvviso e consumare il misfatto. Vedete quale accesso di furore lo agita e lo spinge! osservate le orribili contorsioni della faccia e di tutte le membra! Affrettatevi a prevenirlo, Maestà, e sbarazzatevi allo istante di questo mostro di scelleraggine.
A veder Sangivaca, che si precipitava a capofitto verso la caverna, con movimenti convulsi che parevano effetto di rabbia, il Leone non stette più in forse un momento. Si rizzò terribile sulle quattro zampe, arricciò minaccioso la giubba, si flagellò con la coda i fianchi, e si slanciò contro il preteso nemico per dargli battaglia.
Il povero Sangivaca, attaccato così alla sprovvista e senza una ragione ai mondo, si mise sulla difensiva, puntando le corna in avanti. Per un certo tempo, sostenne con bravura la impari lotta, ma ben presto le forze gli fallirono, e pur troppo ei dovette soccombere alla rabbia e ai violenti assalti del Leone. E questi, dopo averlo scannato con un poderoso morso alla gola, si saziò delle sue carni, e generosamente lasciò gli avanzi a Carataca e Damanaca.
Disfattesi così di Sangivaca, le due Volpi riacquistarono presso il re Leone tutta l'autorità e l'influenza di una volta e vissero lungo tempo tranquille e felici.
SECONDO TANTRA
Acquisto d'Amici
Quando Viscnù-Sarma ebbe così messo termine ai suoi racconti, i tre allievi, che aveano ascoltato intenti e commossi, si alzarono e gli si prosternarono davanti.
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