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      Le botte che le piovvero sulla schiena non si contano; poco mancò che non ne fosse accoppata. Alla fine, più morta che viva, si sentì trascinata la disgraziata al cospetto del padrone; e sentì anche tutti i rimproveri fatti a costui, perchè non prendeva le necessarie precauzioni e lasciava scorazzar la sua Vacca e recar danni incalcolabili nei campi vicini.
      Non piacquero al padrone i giusti rimproveri; e per prevenire il caso che si ripetessero, egli attaccò al collo della sua Vacca un grosso ciocco di legno, che le scendeva fra le gambe e la impacciava in tutti i movimenti.
      Imparate da questo esempio, - conchiuse Drudrascia mettendo termine al suo racconto, - quante mai precauzioni son necessarie per associarsi ai malvagi, o almeno a quegli individui di cui ci sono ignote le qualità e le disposizioni.
      - Approvo in tutto e per tutto le idee del mio dotto collega, - disse il ministro Crudascia, avanzandosi. Un antico proverbio ci ammonisce che l'amicizia dei malvagi e l'odio della gente onesta sono egualmente pericolosi. Sarà bene non dimenticare questa verità. Prima di accogliere fra noi Stirangivì, cerchiamo di scrutarne a fondo il carattere e i sentimenti, per non esporci al rischio di collocare la nostra fiducia in uno sconosciuto, che potrebbe in avvenire rimunerarci col tradimento. D'altra parte, bisogna tener conto che Stirangivì appartiene ad una razza naturalmente abbietta, vigliacca, priva di ogni educazione. Anch'io, se me lo consentite, riferirò un esempio per mostrarvi i mali che ci possono incogliere affidandoci a persone vili e senza discernimento.


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Il pancia tantra ovvero Le cinque astuzie
Cento e più favole per divertire ed istruire la gioventù
di Viscnù-Sarma
Società editrice Partenopea Napoli
1914 pagine 129

   





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