Le parole, per verità, erano saltuarie e più smozzicate che articolate; nondimeno il Micco ne colse a volo qualcuna e riuscì, alla men peggio, a ricostruir qualche frase e a penetrare il senso di tutto il discorso. Vide allora, con improvviso spavento, l'imminenza del pericolo, cui per propria leggerezza s'era esposto. Ma non per questo si smarrì. Ricordandosi che appunto nei momenti critici bisogna aver coraggio, sveltezza d'ingegno e prontezza di risoluzione, cercò subito d'inventare un acconcio stratagemma per cansare la brutta fine che lo minacciava. Cercò, e trovò senza fatica.
- Che è, -disse di botto, parlando al Coccodrillo, - che ti vedo così rannuvolato ed afflitto? Che pensiero ti turba? Parla, confidati all'amico.
- Ora no, - rispose il Coccodrillo dissimulando. - Al ritorno che faremo, ti racconterò ogni cosa.
- E sia, - consentì il Micco, - ma io ti so dire intanto, per tua consolazione che tua moglie è perfettamente guarita da ogni male.
- Come fai a saperlo?
- È un presentimento... anzi una certezza bell'e buona. Nella nostra famiglia, si è sempre goduto di un certo spirito divinatorio. Poi ti spiegherò. Ma intanto, così stando le cose, questo nostro viaggio in due non ha più ragion d'essere.
-Ti pare?
- Ne son sicuro. Deponimi qui, sulla spiaggia; sbarazzato dal mio peso, arriverai a casa più spedito; prenderai conto della salute di tua moglie, e dopo averla trovata sana come una lasca, te ne tornerai da me... Se poi, per impossibile, la profezia non avesse a corrispondere al vero, se il mio viaggio sarà proprio indispensabile, io ti accompagnerò volentieri, fornito dei più efficaci rimedi per guarire radicalmente l'inferma.
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