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      Il discorso artifizioso, detto con bonaria disinvoltura, pareva così sincero, che il Coccodrillo, senza troppo pensarci sopra trasportò l'amico sulla spiaggia vicina e proseguì da solo il viaggio.
      Sangivaca, dal canto suo, si mise la strada fra le gambe, e via di carriera al suo primo domicilio. Arrivare a casa ed arrampicarsi sull'attimara fu un punto solo. Non appena fu in cima, si accocolò sul ramo più alto e meglio riparato, ritornò a poco a poco in sè, si passò più volte una mano sulla testa ed esclamò in un impeto di gioia:
      - Parola d'onore, che l'ho scappata bella! Ma l'esperienza mi ha aperto gli occhi, e la seconda volta non ci casco. Avevo scelto per mia dimora questa solitudine; credevo potervi vivere in pace e lontano da ogni pericolo; ma ora, ammaestrato dai fatti, mi è forza riconoscere questa verità, che “anche un eremita, dopo aver rinunziato al mondo e a sè stesso, e che sia assoluto padrone dei suoi cinque sensi delle sue passioni, non è al riparo dal pericolo.„
      Di lì a qualche giorno, eccoti ricomparire il Coccodrillo il quale se ne venne difilato dall'amico e gli annunziò che la povera moglie andava sempre di male in peggio. Spinto dalla necessità, veniva a pregar l'amico di volerlo accompagnare presso di lei, come avea promesso, per somministrarle i rimedi adatti ad una pronta guarigione.
      Il Micco stette tranquillamente a sentirlo, e poi di botto dette in una risata.
      -Eh, eh! - disse poi in tono canzonatorio, - povero amico mio, mi hai tu preso per un imbecille?


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Il pancia tantra ovvero Le cinque astuzie
Cento e più favole per divertire ed istruire la gioventù
di Viscnù-Sarma
Società editrice Partenopea Napoli
1914 pagine 129

   





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