QUINTO TANTRA
INCONSIDERATEZZA.
Orgoglioso del buon successo delle fatiche intraprese, felice oltre misura che i discepoli mostrassero così incoraggianti disposizioni, Viscnù Sarma presentì con giubilo il trionfo che lo aspettava, quando avrebbe annunziato al Re Sucadaruscia l'adempimento della fatta promessa di riformare la condotta e il carattere dei tre giovani principi, impartendo loro una buona educazione. A coronare l'opera iniziata sotto così fausti auspicii, egli cominciò nei termini seguenti il racconto del quinto Tantra.
- Porgete attento ascolto, miei giovani principi, alla storia che mi dispongo a narrarvi. Tenete bene a mente che nulla va mai fatto senza riflessione, e che prima di affrontare una qualunque intrapresa bisogna sempre esaminare e vagliarne le probabili conseguenze. Chi non s'attiene a questa norma corre a certa rovina, come chiaramente vedrete dall'avventura che segue.
IL BRAMINO SUA MOGLIE EL'ICNEUMONE.
In una grande e ricca città dell'India viveva il Bramino Devasarma in compagnia della moglie Iagnassai. Il più perfetto accordo regnava fra loro, non una nube oscurava il loro orizzonte, tutto avevano a soddisfazione: salute, gioventù, danari. Con tutto ciò, non erano felici, perchè non avevano figli. Da molti e molti anni imploravano dagli Dei questa grazia singolare, ma alle suppliche loro gli Dei erano sordi, e ci volle il bello e il buono per muoverli a pietà.
Finalmente, un bel giorno, la moglie di Devasarma annunziò giubilante di essere incinta. Figurarsi la sorpresa e la gioia del marito.
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