Hanno il zigaro fra' dentiSolo i birri e i confidenti;
Cittadini, state attentiSe vi preme il vostro onor
Ad inasprire maggiormente la concitazione pubblica, Torresani ordinò numerosi arresti.
Nel giorno dopo, 3 gennajo, il Comando militare, fatti ubbriacare i soldati, distribuito a loro trentamila zigari e diviso fra loro qualche migliaja di lire, verso sera li sguinzagliò per la città; molti condannati furon tolti dalle prigioni e gettati per le vie con zigari e furono associati alla truppa che in comitive di venti, trenta, quaranta, ubbriachi di acquavite, scorrevano la città provocando con laide parole i cittadini, maltrattandoli ove sorgeva in loro il mal talento. La popolazione erasi limitata(10) a rispondere a que' modi insultanti coll'emettere fischi e qualche evviva all'Italia. Ma gli ebbri soldati desiderando emozioni di sangue, snudarono le sciabole e si abbandonarono a disperdere quanto incontravano, menando colpi alla cieca, non avendo riguardo a donne, a' ragazzi, a' vecchi; talchè molti cadevano feriti o morti. Sembrava la città esser convertita in una landa selvaggia ove l'odor del sangue attira gli antropofagi! lo spavento fu generale, generale l'indegnazione pubblica, e sulla violenza di que' giannizzeri del dispotismo maggiormente germogliò l'odio contro la dominazione straniera; e il sangue di tanti sventurati inaffiò l'albero della libertà.
Gravi eran le condizioni d'Italia nel 1848: - le aspirazioni nazionali si eran diffuse per tutta Italia, soccorse dagli scritti di coraggiosi patriotti: - fra questi non possiam sottacere Mazzini che dall'esiglio, con mille sacrifizii, col senno, col consiglio, cogli scritti che diffondeva dovunque, coll'esempio di virtù private e cittadine mantenne vivo per molti lustri il fuoco di libertà negli animi italiani.
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