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      Allorchè poi la truppa era entrata in quella contrada ed aveva veduta la fuga dell'assembrato popolo avanti la bottega del Sassi, essa si era convinta di potere invadere la città senza il menomo ostacolo e potersi recare ad occupar le posizioni interne più opportune. Ma allorchè l'albergatore vide spuntar la truppa in contrada, mandò tre suoi inservienti sul tetto, e altri otto collocò alle finestre; la moglie stessa del Beretta non volle esser di meno del marito in coraggio e s'adoperò attivamente al successo della lotta. Giunta la truppa in prossimità dell'albergo, il Beretta diede l'ordine a' suoi d'incominciar l'offesa. Spaventoso fu lo spettacolo di quella contrada! una grandine continua di tegole, di mattoni, di sassi cadeva addosso ai soldati; e tale fu il fiero ed accanito tempestar di dure materie dall'alto, che il generale fece ritrarre alquanto i suoi soldati ed ordinò che aprissero il fuoco contro i rivoltosi.
      Terribile fu la lotta: - le scariche dei fucili s'alternavano rapidamente al grandinar delle tegole: - la polvere prodotta dalle materie gettate dall'alto, il fumo che s'elevava dalla strada per l'esplosione dell'armi da fuoco; il rombo delle materie cadenti, e il fischio delle palle che s'incrociavano nel fulminar la casa, le grida furiose dell'una e dell'altra parte, produceva un concento diabolico, e presentava un quadro spaventoso, cui è sol capace di ridurre in atto l'odio feroce degli uomini che si scannano o si schiacciano vicendevolmente e senza pietà: - e che si scannano spesso perchè, ragionevoli come pretendon essere, più irragionevoli si dimostran de' bruti col trucidarsi a vicenda con furore insano e per causa il più spesso che non li riguarda davvicino; qual era in fatta la lotta impegnatasi tra Milanesi e soldati, nella quale le parti più non si capivano, non comprendendo alcuno che, pugnandosi per la libertà e la indipendenza da forastiero governo, i soldati inferocivano per causa non propria nella lotta, anzi in causa di chi li teneva aggiogati sotto ferrea disciplina; - e i cittadini da lor parte non comprendevano nel furor della lotta che que' soldati ch'erano contro a loro non eran altro che giovani strappati colla violenza dal seno di lor famiglie per tramutarli col più fiero dispotismo d'inumana disciplina in altrettanti strumenti de' capricci di un uomo.


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





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