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      La sua energia era grande, immensa l'influenza del suo nome sul popolo, ma non agguagliava Manin, mancandogli il talento pratico di costui, la temerità, il genio vero delle rivoluzioni. Egli dava alle idee un'importanza che non hanno, credendo che dispongano del mondo; però, là dove Manin agiva e trascinava dietro di sè le masse ignare, Cattaneo dava consigli e temeva esser solo a volere(18)".
      Cernuschi era giovane ardito, intelligente, energico, amante di Cattaneo: vestiva sempre abito nero, talchè gli si diede sopranome di abate milanese, con cui, e non altrimenti, fu dal popolo chiamato nei primi giorni. Quando egli appariva in pubblico, ognuno salutava festosamente l'abate, ritenendolo foriero di vittoria: facile oratore, pronto ad espedienti, premuroso ne' consigli, freddo nei pericoli, audace nella pugna, egli inspirava fiducia a tutti: - il suo sguardo di fuoco poi elettrizzava, magnetizzava.
      Epigrammi e versi non pur mancavano all'occasione: alla piazza Mercanti furon trovati affissi i seguenti versi:
     
      Se tu senti alcun che è spiaDi': È un raggir di polizia
      Per distrugger l'influenzaDi fraterna confidenza.
     
      Questi versi alludevano ai raggiri della polizia austriaca di far credere come suoi confidenti gli eccellenti patrioti onde screditarli presso le masse popolari. Per dare un esempio di ciò, citeremo le notizie diffamatorie diffuse su molti profughi, tra i quali il dottor Belcredi, onesto padre e marito e medico assai studioso; nonchè sul conto del conte Vittaliano Crivelli, decoro e tutela operosissima di Milano.


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





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