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      Altri luttuosi fatti registra la cronaca del Tettoni, che noi riproduciamo integralmente onde non scolorirne il valore storico dato da chi registrņ i fatti al momento. Alle 6 pom., nella casa al N. 2047, entrati i soldati, dopo di aver saccheggiato e rovinato tutto nelle abitazioni dei diversi inquilini che si erano salvati colla fuga, passarono al piano superiore, ove sgraziatamente si trovavano in casa un certo Giovanni Roncari, accenditor di lampade del comune, uomo onestissimo, colla moglie Giuseppa Zamparini, una figlia ed un loro conoscente, per nome Paolo Murari, lavoratore in seta, ancora nubile. Essi si raccolsero fra il letto e il muro; ma, appena entrati i soldati nella camera, i due uomini caddero a terra trucidati, e la moglie e la figlia si ebbero busse e maltrattamenti. Svaligiaron quindi la camera di quei pochi risparmi della famiglia, di alcuni arredi preziosi della moglie, di tutta la biancheria, e se ne partirono. La moglie disperata si pose accanto all'agonizzante corpo del marito, e si diede ogni cura per adagiarlo sopra alcuni cuscini, onde meno tormentosi gli riuscissero gli ultimi momenti della vita.
      Ma, rientrati alcuni soldati in quella camera, martoriarono di nuovo il semivivo Roncari, e con inaudita barbarie afferrarono la mano della moglie ridotta quasi fuor di sensi per la disperazione, e, maltrattandola, la costrinsero di strappare al marito le cervella che per le ferite gli uscivano dal volto: - essa quindi cadde svenuta a tanta oltraggiante barbarie!


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





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