- Il Beltrami contribuì ancora alla liberazione di Cittadella.
A porta Tosa alcuni cittadini potettero uscir di città guadando un'acqua che scorre sotto il bastione tra porta Romana e porta Tosa: portatisi poscia insieme ad altri del contado in una casa suburbana che dominava il bastione, apersero un vivo fuoco di fucileria dalle finestre.
Il locale del Conservatorio venne destinato a servir di appostamento ai bersaglieri cittadini, onde distrarre le forze militari della porta Tosa, e facilitare da altro punto l'assalto e la presa della porta. I fatti avvenuti in quel luogo vennero con speciale precisione descritti nell'opera Racconti di 200 e più testimoni oculari dei fatti delle gloriose cinque giornate: li riportiamo colle parole stesse di quell'opera:
A undici ore di notte si radunarono molti patriotti in questo locale per l'esecuzione del suesposto progetto.
Io con un lumicino accompagnai l'ingegnere Cardani e diversi altri armati di fucili e carabine nel quartiere delle alunne destinate all'uopo; le gelosie delle finestre erano state chiuse tutto il giorno, e nelle diverse scuole e nei dormitorii si appostarono i valorosi.
Intanto alcuni zappatori, diretti dal signor Borgocarati, entrarono per la parte della cucina nel giardinetto sottoposto. Io procurai loro una leva di ferro ed altri attrezzi necessarii per aprire una breccia nel muro di cinta; come fecesi colla massima precauzione per non essere scorti dal nemico. L'ingegnere Cardani, fattosi loro guida, li condusse colle scale della Chiesa della Passione per le ortaglie sui bastioni, ivi furono da noi calate le scale di fuori lungo le mura, onde avessero ad ascendere quelli che si trovassero esternamente, e che si dicevano accorsi in aiuto.
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