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      Ma il punto principale del combattimento era a porta Tosa. Un avviso al Comitato faceva conoscere alle ore 12 essere arrivata in quel momento la sola macchina a vapore da Treviglio; - che una compagnia di linea si era diffilata sul bastione, dirimpetto alla Passione, facendo fuoco dalle scarpe di quel baluardo; - annunciavasi l'accanimento della lotta a porta Tosa, e si chiedevano rinforzi; - che da porta Vercellina (ora porta Magenta) molte truppe concentravansi in Castello (ed erano quelle della brigata Maurer, come si seppe di poi, che ritornava dalla frontiera piemontese), e che temevansi quindi sempre nuovi rinforzi ai Tedeschi. In vero il combattimento a porta Tosa era vivissimo: era quello il punto decisivo della battaglia fra la democrazia e l'assolutismo: - fra un popolo ed un imperatore: - fra il diritto e la prepotenza. In quel punto l'accanimento della zuffa era estremo: l'impeto con cui dal popolo si attaccava era irresistibile, quanto immensa dimostravasi la ferocia delle milizie imperiali, gią prepotenti per sč, eccitate ora al sangue dai loro superiori, inferocite dalla terribile resistenza e dalla sconfitta che loro toccava su ogni punto. In questo luogo pił che altrove il cannone e le bombe mitragliando e bombardando, portavano lo sterminio fra i combattenti, la rovina nei caseggiati. Dove potettero penetrare gl'imperiali, lą non mancavano nč il saccheggio, nč l'assassinio, nč peggiori crudeltą, nč l'incendio: era lotta di belve: era satana che si rivoltava contro il cielo: era l'agonia del dispotismo che tentava gli ultimi sforzi del moribondo!


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





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