Pubblicava quindi il seguente proclama ai cittadini:
Cittadini!
Milano 23 marzo 1848
Il maresciallo Radetzky, che aveva giurato di ridurre in cenere la vostra città, non ha potuto resistervi più a lungo. Voi senz'armi avete sconfitto un esercito che godeva una vecchia fama di abitudini guerresche e di disciplina militare, Il Governo Austriaco è sparito per sempre dalla magnifica nostra città. Ma bisogna pensare energicamente a vincere del tutto, a conquistare l'emancipazione della rimanente Italia, senza la quale non c'è indipendenza per voi.
Voi avete trattato con troppa gloria le armi per non desiderare vivamente di non deporle così presto.
Conservate adunque le barricate: correte volonterosi ad inscrivervi nei ruoli di truppe regolari che il Comitato di Guerra aprirà immediatamente.
Facciamola finita una volta con qualunque dominazione straniera in Italia. Abbracciate questa bandiera tricolore, che pel valor vostro sventola sul paese, e giurate di non lasciarnela strappare mai più.
VIVA L'ITALIA.
Si avverte il Pubblico che il Castello debbe essere consegnato agli incaricati del Governo Provvisorio nei modi stabiliti, locchè è ad eseguirsi immediatamente.
CASATI, PRESIDENTE.
BORROMEO VITALIANO.
GIULINI CESARE.
GUERRIERI ANSELMO.
GAETANO STRIGELLI.
DURINI GIUSEPPE.
PORRO ALESSANDRO.
GREPPI MARCO.
BERETTA ANTONIO.
LITTA POMPEO.
CORRENTI Segr.
Il Comitato di pubblica sicurezza pubblicò esso pure un manifesto alla popolazione, ch'era così concepito:
Cittadini!
L'opera gloriosa e santa della nostra rigenerazione fu incominciata col coraggio, coronata colla costanza, ma dev'essere perfezionata coll'ordine.
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