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      Per guarentire la sicurezza delle persone è necessario che certo numero di que' cittadini, i quali per mancanza di fucili non possono prender parte attiva nei combattimenti, si adoperino a sostenere colla spada e meglio col buon senno gli ordinamenti del Governo e de' suoi Comitati.
      S'invitano perciò quelli che trovansi in tal condizione a recarsi presso il nostro Comitato in casa Taverna per esservi inscritti in drappelli diretti dai già scelti capitani.
      Difender le pubbliche carte, gli effetti preziosi, resistere ai malfattori, esser il braccio della giustizia è uffizio onorevole quant'altro mai, perchè esige valore uguale a virtù.
      Cittadini! Non è lontana l'ora in cui torni l'Italia a ripigliare l'antico primato fra le civili Nazioni. Iddio è coi buoni, voi riconoscenti alla Provvidenza saprete colla vostra virtù mostrarvi meritevoli di quei miracoli pei quali vedete trasformarsi i fanciulli in giganti, le donne in eroine, e regnar la pace e la moderazione in mezzo ai tumulti della guerra e alle trasformazioni della società.
     
      VIVA L'ITALIA! - VIVA PIO IX!
     
      IL COMITATO
     
      FAVA. - SOPRANSI. - RESTELLI. - LISSONI.
      CARCANO. - CURTI.
     
      I Segretarj ANCONA. - COMINAZZI.
     
      Il Comitato di Guerra ebbe prima cura di diffondere ai Comuni lombardi una circolare in cui si avvertivano della fuga della truppa austriaca e si eccitavano a provvedersi di difesa contro di essa ed a porsi in condizione di offendere l'inimico. Tale circolare era la seguente:
     
      AI PARROCIE A TUTTE LE AUTORITÀ COMUNALI.
     
      Il nemico è in fuga da Milano.


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





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