Diviso in due colonne, si dirige per Bergamo e Lodi. Si provveda quindi con ogni mezzo alla propria difesa, ed alla pronta distruzione dei resti di queste orde feroci.
Il Presidente del Comitato di Guerra
POMPEO LITTA.
Quindi lo stesso Comitato pubblicava esso pure un manifesto alla cittadinanza, il quale noi qui riportiamo integralmente:
ITALIA LIBERA
W. PIO IX
ESERCITO ITALIANO
I cinque giorni sono compiuti, e già Milano non ha più un sol nemico in seno. D'ogni parte accorrono con ansia dalle altre terre i combattenti. È necessario raccorli e ordinarli in legioni. D'ora in poi non basta il coraggio, bisogna inseguire con arte in aperta campagna un nemico che può trar tutto il vantaggio dalla sua cavalleria, dai cannoni, dalla mobilità delle sue forze; ordiniamoci dunque almeno in due parti; l'una rimanga come fin qui a difendere colle barricate e con ogni varietà d'armi la città, - l'altra provveduta completamente d'armi da fuoco e di qualche nervo di cavalli, e appena che si possa anche di artiglieria volante, esca audacemente dalle mura, e aggiungendo al valore la mobilità e la precisione, incalzi di terra in terra il nemico fuggente, lo raffreni nella rapina, lo rallenti nella fuga, gli precluda lo scampo.
Siccome la sua meta è di raggiungere quanto più presto si può la cima delle Alpi e la futura frontiera che il dito di Dio fin dal principio dei secoli segnò per l'Italia, noi la chiameremo LEGIONE PRIMA, l'Esercito della frontiera, Esercito delle Alpi.
I difensori della città si chiameranno LEGIONE SECONDA, e per uniformarsi ai fratelli e compiere una grande Istituzione italiana: GUARDIA CIVICA.
| |
Bergamo Lodi Presidente Comitato Guerra Comitato Milano Alpi Dio Italia Esercito Esercito Alpi Istituzione
|