Queste sperienze furono non solo pubblicate, ma ancora felicemente ripetute dal celebre Fisico Epino 2.
Sappiamo ben’anco che l’Inglese Symmer promosse non poco questo genere di sperimenti, indotto dalle scintille che s’incontrò a vedere nel cavarsi le calze di seta, e da altri fatti che ebbe in sorte di osservare con le medesime 3; che l’Ab. Nollet s’esercitò, lodevolmente sopra questo genere d’esperienze sostituendo alle calze di seta i nastri della medesima sostanza 4. Ma fin’allora lo spirito umano non avea fatto alcun progresso nella scienza elettrica. Questi fatti della Natura rimasero come isolati; e sebbene si ripetessero gli sperimenti di tanto in tanto, tuttavolta non si rendea ragione, nè si scorgeano le conseguenze, onde dedurne una ben fondata spiegazione.
Sorse però il Turinese Dottor Cigna, il quale incominciò a spandere non poca luce sopra somiglianti fenomeni, e finalmente produsse un’esperimento, quale si è quello di avvicinare ad una picciola lastra di metallo bene isolata un nastro elettrizzato 5, i di cui effetti, attentamente esaminati dal sublime ingegno di Volta, si resero tanto fecondi, che dettero origine alle più luminose scoperte, per cui s’aprì vasto campo, onde spaziarsi e progredir potesse il Fisico nella scienza elettrica.
Così avvertito dagli esperimenti dei Symmer e dei Cigna il Padre Giovan Batista Beccaria Piemontese, nelle cui mani sembrò che prendesse nuovo aspetto questo ramo di Fisica, dapoichè per mezzo delle di lui replicate osservazioni ed esperienze sortì maggiore aggrandimento la scienza dell’Elettricità atmosferica, s’illustrarono viepiù le belle vedute dei Franklin, dei Canton, degli Wilke e degli Epini sopra le Atmosfere elettriche, avvertito, io dissi, osò penetrare in questo mistero elettrico.
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