Ogni volta adunque che s’alza nella debita forma lo scudo CC (ben inteso che non si ometta mai la solita alternativa dei toccamenti allora che posa) si manifestano due fiocchi, e due stellette: un fiocco dalla punta M contro la palla Q del piatto, ed una stelletta sulla punta N che sporge dal piatto medesimo: vice versa il fiocco spicca dalla punta N attenente allo scudo, e la stelletta compare sulla punta M che guarda esso scudo. Questo avviene allorquando l’elettricità impressa sul mastice sia difettiva, quale cioè la suole eccitare lo strofinamento della mano ec. Qualora sia eccessiva, mutan tutti luogo i fiocchi, e le stellette, comparendo appunto a rovescio. (fig. 8) In somma è la stessa che la fig. 7, ma rovesciata. Lo scudo CC è sorretto in luogo del piatto AA dalla colonna isolante E fermata sul piedestallo PP, ed esso scudo porta la verghetta armata di palla Q, le scintille della quale in tempo che s’alza il piatto AA pel manico E vibrate vivissimamente contro l’uncino I della caraffa G la caricano, mentre che esso piatto pure eccita scintille in A dalla nocca d’un dito, e può caricare contrariamente un’altra caraffa.
Non debbo lasciare di far osservare che si può supplire all’incomodo di toccar colla mano lo scudo ogni volta che si è posato, con un mezzo facilissimo. Basta inserire nell’orlo del piatto A fig. 2 in un de’ forellini s un fil d’ottone terminante in una picciola palla, ripiegato in modo sopra la faccia del mastice, che detta pallina venga a toccare lo scudo CC quando si posa: così siegue da se la scarica.
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